The Trials of Apollo

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Jâgañ

Posted on 23/5/2016, 18:13

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Titolo: The trials of Apollo - The Hidden Oracle / Le fatiche di Apollo - L'oracolo nascosto
Autore: Rick Riordan
Anno di uscita in Italia: //

Trama: Apollo, dio del sole, della musica, delle profezie, del tiro con l'arco e dei muffins ai mirtilli (per quanto ne sappiamo finora), viene spedito da suo padre Zeus sulla Terra per punizione, in forma umana. Dovrà cercare di arrivare al Campo Mezzosangue senza farsi ammazzare, per avere, momentaneamente, un rifugio dai nemici che altrimenti potrebbero (e vorrebbero) ucciderlo. Il suo compito non sarà facile: terribili presagi, tradimenti e minacciosi nemici si nascondono nell'ombra. I suoi oracoli non funzionano più a causa di Pitone, il suo antico nemico, che li ha ripresi in suo possesso, ed Apollo ne è terrorizzato. Ma la faccenda è chiara: deve vincere e riprendersi gli oracoli se non vuole restare mortale per sempre.
Se può andare peggio di così? Certo! Si chiama Lester Papadopoulos, ha 16 anni (umani), i brufoli e i rotolini di ciccia. Ah, ed è il servo di un'umana dodicenne con seri problemi di look. Ce la farà a sopravvivere? E perché i suoi oracoli non funzionano più?
Ogni capitolo inizia con un Haiku, una poesia in stile giapponese.

Incipit: “Hoodlums punch my face
I would smite them if I could
Mortality blows"

MY NAME IS APOLLO. I used to be a god.
In my four thousand six hundred and twelve years, I have done many things. I inflicted a plague on the Greeks who besieged Troy. I blessed Babe Ruth with three home runs in game four of the 1926 World Series. I visited my wrath upon Britney Spears at the 2007 MTV Video Music Awards.
But in all my immortal life, I never before crash-landed in a Dumpster.
I’m not even sure how it happened.
I simply woke up falling. Skyscrapers spiraled in and out of view. Flames streamed off my body. I tried to fly. I tried to change into a cloud or teleport across the world or do a hundred other things that should have been easy for me, but I just kept falling. I plunged into a narrow canyon between two buildings and BAM!
Is anything sadder than the sound of a god hitting a pile of garbage bags?
I lay groaning and aching in the open Dumpster. My nostrils burned with the stench of rancid bologna and used diapers. My ribs felt broken, though that shouldn’t have been possible.
My mind stewed in confusion, but one memory floated to the surface—the voice of my father, Zeus: YOUR FAULT. YOUR PUNISHMENT.
I realized what had happened to me. And I sobbed in despair.

"I teppisti mi hanno preso a pugni in faccia
Li avrei punito se avessi potuto
La mortalità fa schifo."

IL MIO NOME E' APOLLO. Una volta ero un dio.
Nei miei quattromila e dodici anni, ho fatto tante cose. Ho inflitto piaghe sui greci che hanno assediato Troia. Ho benedetto Baba Ruth con tre Home Runs al quarto tempo ai mondiali di baseball del 1926.
Ho riversato la mia ira su Britney Spears ai MTV Video Music Awards del 2007.
Ma in tutta la mia vita immortale, non sono mai finito in un cassonetto.
Non sono nemmeno sicuro di come sia successo.
Semplicemente mi sono svegliato cadendo. I grattacieli spiraleggiavano dentro e fuori il mio campo visivo. Fiamme circondavano il mio corpo. Ho cercato di volare. Ho cercato di trasformarmi in una nuvola o di teletrasportarmi dall'altra parte del mondo o un migliaio di altre cose che sarebbero dovute venirmi facili, ma ho continuato semplicemente a cadere, per poi finire in uno stretto canyon tra due edifici e BAM!
C'è niente di più triste del rumore di una divinità che colpisce una pila di sacchetti della spazzatura?
Giacevo dolorante e gemente nel cassonetto aperto. Mi bruciavano le narici per la puzza di bomboloni rancidi e pannolini usati. Mi sentivo le costole rotte, anche se non avrebbe dovuto essere possibile.
Avevo la mente confusa, ma una memoria tornò in superficie - la voce di mio padre, Zeus: TUA LA COLPA. TUA LA PUNIZIONE.
Realizzai cosa fosse appena successo. E singhiozzai disperato.

Edited by Jâgañ - 23/5/2016, 19:34